





Inoltre, l'immagine di Table Mountain è lo sfondo in molti dei suoi dipinti. Questi elementi simboleggiano la nostalgia per il suo luogo di nascita.
























"Ciò che insegno sono gesti antichi, frutto di secoli di esperienza e amore per l'arte",sono le parole che l'artista di lui ricorda; sarà infatti proprio la sua profonda conoscenza delle varie tecniche del passato che interpreterà poi di eseguire nature morte e riproduzioni di antichi dipinti (quali il San Giovannino del Caravaggio⏭, la Trasfigurazione di Raffaello⏭, la Mona Lisa⏭ di Leonardo, ed altro), e di sicuro anche come ottimo restauratore di quadri di ogni tempo.

"Non amo copiare", dice, "anche se riprodurre opere immortali è sempre una prova a sfidare se stessi".Parallelamente a ciò, arriva un codificare una propria sintassi formale la cui peculiarità si identifica in un realismo-magico di grande respiro. Gregorio Sciltian, Annigoni e De Chirico, lo studio dei quali ha avuto modo di frequentare da ragazzo, concorre ad affinare il linguaggio delle sue opere, e quelli di capolavori rinascimentali di Raffaello e Michelangelo, che la sua sensibilità artistica e plasma. Il 1979 è l'anno della sua attività espositiva, partecipata in seguito a Roma, una varie rassegne collettive, tra queste si distinguono quelle organizzate presso "La BarcacciaNel 1981. Nel 1982 espone in una mostra collettiva promossa dalla galleria Russo di Roma. Il ritorno in Sudafrica e l'atmosfera di un luogo così magico, arricchiscono la sua fantasia ed esperienza.



Guarda il video: Tra Sogno e Realtà - Felice Pedretti (Febbraio 2023).
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